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lunedì 14 maggio 2012

Jp Morgan brucia 2 miliardi. La giostra riparte

Se qualcuno pensava che il 2008 fosse stato una parentesi di follia, beh, farebbe bene a ricredersi.
La giostra pazzoide ed infernale non si è mai fermata; fa parlare di sè stessa solo quando inizia a far cadere...qualche miliardo a terra. Chissà chi dovrà mettere i conti a posto...?

La più importante banca Usa ammette una perdita di 2 miliardi per investimenti sbagliati. Trema l'Europa. Mentre Obama raccoglie fondi da Hollywood.

Ancora finanza malata. Jp Morgan era la sola banca americana passata indenne dal disastro finanziario della recessione. La più grande ed importante. Che ha levato forte e chiara la sua voce contro la riforma finanziaria e bancaria che il presidente avrebbe voluto. Ma oggi Morgan Chase torna alla ribalta all'improvviso, prendendo alla sprovvista migliaia di risparmiatori fiduciosi e scioccando il mondo politico e Wall Street. Il direttore generale Jamie Dimon ha annunciato una perdita secca di 2 miliardi di dollari dovuta ad investimenti sbagliati.

La commissione sicurezza della borsa americana sta investigando sulla perdita, che deriva da investimenti portofolio, misti, e che potrebbe addirittura mettere a rischio la stabilità della banca. Investimenti decisi da l'operatore londinese della Jp Morgan, uno talmente abituato a giovare con grosse somme e a rischiare il tutto per tutto che nell'ambiente finanziario era conosciuto con il soprannome di Voldemort, il personaggio malefico di Harry Potter.

Le perdite potrebbero essere ancora più importanti. La banca, che è stata immediatamente colpita dal downgrade, ha i suoi interessi ormai ovunque. Negli Stati uniti, in Europa, soprattutto in Francia e naturalmente in Gran Bretagna, in Asia. La lezione del 2008, quando le speculazioni finanziarie riempirono il mercato di titoli tossici e fecero precipitare gli Stati Uniti nella peggior crisi dalla grande depressione del 1929, evidentemente non è bastata, e le operazioni troppo rischiose sono ricominciate. Solo che adesso è l'intera Europa, indebolita dalla crisi, a rischiare di più.

La strana coppia.
 Lui è George Clooney, attore , regista, militante dei diritti, democratico, uno dei divi più amati di Hollywood. L'altro è Barack Obama, presidente degli Stati Uniti, ex avvocato e cantante blues a tempo perso. Quanto paghereste per andare a cena con due così? 40mila dollari, se sei una star, come Barbara Streisand, Robert Downey o Toby Mcguire. Tre dollari, se vuoi tentare la fortuna con la lotteria.

Alla fine tutti, star e proprietarie dei due biglietti vincenti, accompagnate inspiegabilmente dai mariti, nella villa di Clooney a Sudio City, Los Angeles, a mangiare insalata di carciofi e anatra arrosta, ascoltando le battute della coppia Clooney Obama, che hanno raccolto 15 milioni per la campagna elettorale . Un record storico, che ha sconvolto la vita tranquilla di Studio City, dove, tra garage e giardini, non si parlava d'altro.

Clooney ha sempre gente a cena, dice Cindy, ma come stavolta mai! Annelise col marito e il bambino è rimasta ad aspettarli in strada, un'emozione, un onore. I bambini delle scuole hanno preparato gli striscioni, benvenuto presidente , diceva il più grande, fatto dalla terza elementare di Colin. "E' una grande opportunità per me", dice, "incontrare un presidente da vicino". Wall Street ha abbandonato Obama, e punta su Romney. Ma il mondo del cinema, soprattutto dopo la sua adesione ai matrimoni gay, continua a sostenerlo. E se continua come stasera, dice il regista Rob Reiner, credo, non dobbiamo preoccuparci.

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